Carlo Vittorio Varetti Giovanni Goccione Paul Arnold Walty
Pessottino/A - Test 2
Personalia
Geburtstag 7. Dezember 1926
Geburtsort AlbiateItalien
Größe 180 cm
Position Mittelfeld

Rino Ferrario (* 7. Dezember 1926 in Albiate, Italien) ist ein ehemaliger italienischer Fußballspieler.

Karriere

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Im Verein

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Rino Ferrario begann im Alter von 16 Jahren in der Jugendabteilung des Vereins Pro Lissone, der zur damaligen Zeit in der Serie C spielte, als Linksaußen. Nach einigen Jahren, in denen er sich auf seine Ausbildung konzentrierte, startete er bei der AC Arezzo, für die er zwischen 1947 und 1949 spielte, seine Profilaufbahn.


Nel campionato successivo (1948-49) la società assunse un nuovo allenatore, Piero Andreoli, il quale si interessò molto alla giovane recluta, nella quale vedeva qualcosa di più di una promessa e lo provò al centro della mediana. Fu un grande invenzione: tempismo, potenza, lancio teso e preciso; imbattibilità assoluta sui palloni alti, doti agonistiche ineguagliabili. Forse Rino era un po’ grezzo sotto il profilo tecnico, ma Andreoli ne modellò la personalità tecnico/stilistica. Al termine di quel campionato molte società fecero “la corte” all’Arezzo. A “Rinone” si interessò Erbstein, tecnico del Torino campione d’Italia; bussarono anche Sampdoria e Genoa, poi la Fiorentina, che pure aveva Rosetta come centromediano. La spuntò la Lucchese, società maestra nel portare a termine con colpi a sorpresa la campagna acquisti. Nelle file della squadra toscana giocava tale Avanzolini, esperto e tecnicamente dotato. Nelle prime giornate di campionato Ferrario venne relegato tra le riserve; ma dopo le sconfitte di Novara (5 a 0) e di Torino (3 a 1), la posizione di Avanzolini non risultò troppo solida. Provarono Ferrario contro il Palermo: ed il pericoloso Di Maso non toccò palla; sembrava la promozione definitiva, ma per qualche partita tornò in auge Avanzolini. La consacrazione avvenne con la stupenda prestazione sul terreno dell’Atalanta, dove la Lucchese impose il pareggio per 1 a 1. Ferrario giocò forse la sua migliore partita a Lucca contro il Milan: la squadra rossonera vinse per 2 a 0, ma il grande Nordhal non riuscì a tirare neppure una volta. Proprio in quella occasione Toni Busini, generai manager milanista, fece le prime avances per l’acquisto di Ferrario: la cifra (25 milioni) sembrò esagerata; allora si fece sotto Gianni Agnelli e Ferrario diventò bianconero (1950). Era un simpaticone, sapeva prendere tutto con filosofia, anche dover rimanere all’ombra di Carletto Parola, da tutti definito il più forte centromediano del mondo. Ferrario seppe aspettare con diplomazia e pazienza il suo momento: nel frattempo, giocando in allenamento con il grande Carletto, riuscì ad apprendere dal grande maestro l’arte dei football. Parola si infortunò con il Bologna, e nell’incontro successivo, proprio a Milano contro il Milan del “Gre-No-Li”, toccò a “Rinone” misurarsi nuovamente contro il “pompiere” rossonero e, come la prima volta, fu una prestazione sensazionale di Ferrario, ormai noto ai fan bianconeri con l’appellativo di “Mobilia”; il centromediano strabiliò il pubblico con una partita definita dalle cronache «uno spettacolo nello spettacolo». Rino anticipò Gunnar sullo scatto, lo annullò nel gioco di testa, effettuò interventi perfetti e salvataggi stupendi. Nella partita con l’Inter, gli riuscì di mettere la museruola a Benito Lorenzi e fece la parte del leone anche contro con la Spal, impegnata nella lotta per la retrocessione. La Juventus segnò dopo un minuto e mezzo, poi fu costretta a sostenere l’urto della scatenata squadra ferrarese. Quel giorno tutta la difesa dovette lottare con le unghie e con i denti per tenere a freno l’irriducibile Fontanesi. Carlo Parola ebbe modo di guarire con tutta calma: “Rinone” stava dimostrando qualità eccezionali. Tredici gare di seguito (24 in totale in quella stagione) e poi la soddisfazione di concludere con una vittoria a Padova nell’ultima di campionato, con lo scudetto come premio straordinario. “Rinone” ha disputato 153 partite nella Juventus, e 10 in Nazionale. La sua giornata di epopea azzurra va considerata quella di Belfast, l’incontro Irlanda del Nord-Italia, gara eliminatoria per la qualificazione ai Campionati del mondo del 4 dicembre 1957. «Eravamo volati a Belfast per disputare un incontro ufficiale», racconta di quell’episodio, «ma l’arbitro designato non arrivò in tempo, per problemi di nebbia; i rappresentanti della nostra Federazione, dal momento che l’unico arbitro disponibile era irlandese, imposero che la partita diventasse amichevole. Il match, sostanzialmente corretto, terminò in pareggio, per 2 a 2 ma, al fischio finale del direttore di gara, migliaia di spettatori invasero minacciosamente il campo e cominciarono ad aggredirci; io, che mi trovavo lontano dall’ingresso degli spogliatoi, fui colto dal panico e persi l’orientamento. Fui, così, riempito di pugni e calci e, soltanto a stento, riuscii faticosamente a liberarmi da quella morsa infernale». Racconta di sé stesso: «Ero un terzino/centromediano mancino, dal grande temperamento, dotato di un buon fisico e di un ottimo colpo di testa. Mi hanno chiamato “Mobilia” sia perché ero figlio di un mobiliere brianzolo, sia per il mio fisico decisamente portentoso che assomigliava, appunto, ad un armadio. Allora non esisteva il libero, ma veniva a crearsi un interscambio fra i difensori, per cui chi si trovava non impegnato in marcatura, copriva alle spalle la difesa. Il “sistema puro” di allora garantiva un maggiore spettacolo, in quanto le squadre impostavano il loro gioco agendo nella metà campo avversaria, anche a rischio di subire il contropiede. Il risultato era meno tatticismo ed un maggior numero di reti». Partecipò anche allo scudetto della stella, con qualche anno (e qualche chilo) in più: all’allenatore Brocic, che predicava più partecipazione al gioco urlandogli «Attak !!! Attak !!!», “Rinone” rispose: «Attaccati al tram !!!» Calcio che non c’è più ...

In der Nationalmannschaft

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Ha totalizzato 10 presenze nella Nazionale Maggiore. Dopo l'esordio nel 1952, è convocato per i Mondiali 1954 in Svizzera ma non viene mai schierato in campo.

E' invece in campo in due sfide a Belfast contro lì Irlanda del Nord. Nella prima di esse, il 4 dicembre 1957, una sfida in teoria valida per le qualificazioni al Mondiale 1958 ma in realtà declassata ad amichevole (all'insaputa del pubblico) per il mancato arrivo dell'arbitro ufficiale e conlcusasi sul 2-2, attardatosi (unico fra gli azzurri) sul campo al fischio finale per firmare autografi, è travolto dalla folla inferocita, malmenato e salvato dal provvidenziale intervento della Polizia, ma si difende coraggiosamente, guadagnadosi il soprannome di Leone di Belfast.

Nella seconda, disputata il 15 gennaio 1958 e questa volta valida per le qualificazioni al Mondiale 1958, Ferrario, pur senza colpe specifiche, è coinvolto nella sconfitta che estromette per la prima (e finora unica) volta gli azzurri dalla fase finale del Mondiale.

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Kategorie:Mann Kategorie:Geboren 1926 Kategorie:Fußballnationalspieler (Italien) Kategorie:Italienischer Meister (Fußball)

alles noch zu machen

Teilnehmer

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Verein Stadt Stadion Trainer
  Atalanta Bergamo Bergamo Stadio Comunale Italien  Luigi Bonizzoni
  FC Bologna Bologna Stadio Comunale Italien  Giuseppe Viani
  Catania Calcio Catania Stadio Cibali Italien  Piero Andreoli
  AC Florenz Florenz Stadio Comunale Italien  Fulvio Bernardini
  CFC Genua Genua Stadio Luigi Ferraris Ungarn 1956  György Sárosi (vom 1. bis zum 31. Spieltag)
Italien  Ermelindo Bonilauri (ab dem 32. Spieltag)
  Inter Mailand Mailand Stadio San Siro Italien  Alfredo Foni
  Juventus Turin Turin Stadio Comunale Italien  Aldo Olivieri und England  George Raynor (Technischer Direktor) (vom 1. bis zum 5. Spieltag)
Italien  Aldo Olivieri (vom 6. bis zum 17. Spieltag)
Italien  Aldo Olivieri und Italien  Virginio Rosetta (ab dem 18. Spieltag)
  Lazio Rom Rom Olympiastadion Rom Italien  Federico Allasio (vom 1. bis zum 7. Spieltag)
England  George Raynor und Italien  Roberto Copernico (Technischer Direktor) (vom ab dem 8. Spieltag)
  AC Mailand Mailand Stadio San Siro Ungarn 1956  Béla Guttmann (vom 1. bis zum 19. Spieltag)
Uruguay  Italien  Ettore Puricelli (ab dem 20. Spieltag)
  AC Neapel Neapel Stadio della Liberazione Italien  Eraldo Monzeglio
  Novara Calcio Novara Stadio Comunale Italien  Antonio Janni
  Pro Patria Calcio Busto Arsizio Stadio Comunale Italien  Luigi Rossetto (vom 1. bis zum 14. SPieltag)
Ungarn 1956  Imre Senkey (ab dem 15. Spieltag)
  US Palermo Palermo Stadio La Favorita Italien  Giovanni Varglien (vom 1. bis zum 3. Spieltag)
Italien  Massimiliano Varricchio und Italien  Raimondo Lanza di Trabia (Technischer Direktor) (vom 4. bis zum 5. Spieltag)
Osterreich  Frankreich  Rudolf Hiden (vom 6. bis zum 26. Spieltag)
Italien  Carlo Scarpato und Italien  Gino Giaroli (Technischer Direktor) (vom 27. bis zum 28. Spieltag)
Italien  Nicolò Nicolosi (ab dem 29. Spieltag)
  AS Rom Rom Olympiastadion Rom England  Jesse Carver
  Sampdoria Genua Genua Stadio Luigi Ferraris Italien  Paolo Tabanelli (vom 1. bis zum 7. Spieltag)
Italien  Paolo Tabanelli und Ungarn 1956  Lajos Czeizler (Technischer Direktor) (ab dem 8. Spieltag)
  SPAL Ferrara Ferrara Stadio Comunale Italien  Bruno Biagini
  AC Turin Turin Stadio Filadelfia Italien  Annibale Frossi
  US Triestina Triest Stadio Comunale Italien  Severino Feruglio
  Udinese Calcio Udine Stadio Moretti Italien  Giuseppe Bigogno

Günter Hamel (* 1929 oder 1930; † 6. Oktober 2015) war in detscher Fußballspieler.

Günter Hamel war von 1950 bis 1957 als Offensivspieler für die SG Volkspolizei Dresden zw. deren Nachfolger SG Dynamo Dresden aktiv und hat sich als Schütze eines historischen Tores in die Vereinschronik eingetragen.

Am 23. Januar 1955 markierte er den Treffer bei der 1:2-Heimniederlage gegen die BSG Fortschritt Hartha. Im Heinz-Steyer-Stadion traf der damals 24-Jährige vom Strafstoßpunkt. „Historisch“ war das Tor deshalb, weil die Partie gegen Hartha das erste Pflichtspiel der Schwarz-Gelben nach der Delegierung der Oberliga-Mannschaft nach Berlin war. Man schrieb den 15. Spieltag der DDR-Liga, der zweithöchsten Spielklasse. An diesem Tag begann für den DDR-Meister von 1953 ein neues Kapitel – erst 15 Jahre später konnten sich die Dresdner wieder dauerhaft in der höchsten Spielklasse etablieren.

Am Freitag erreichte die Sportgemeinschaft die traurige Nachricht, dass Günter Hamel am 6. Oktober im Alter von 85 Jahren im Kreise seiner Familie eingeschlafen ist.

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Achtung: Der Sortierungsschlüssel „Hamel, Gunter“ überschreibt den vorher verwendeten Schlüssel „Ferrario, Rino“. Kategorie:Fußballspieler (Dynamo Dresden) Kategorie:Deutscher Kategorie:Geboren im 20. Jahrhundert Kategorie:Gestorben 2015 Kategorie:Mann

 
Michel Platini (1978)

Mit dem 30. Ballon d’Or (französisch für Goldener Ball) der Zeitschrift France Football wurde der Franzose Paolo Rossi von Juventus Turin am 24. Dezember 1985 als „Europas Fußballer des Jahres“ mit 71 Punkten Vorsprung vor dem Franzosen Jean Tigana von Girondins Bordeaux ausgezeichnet. Der Preis wurde von einer Jury mit Sportjournalisten aus 26 Mitgliedsverbänden der UEFA verliehen. Platini wurde in allen Ländern gewählt, dabei stand er 23-mal an erster Position. Für ihn war es nach 1983 die zweite Auszeichnung mit dem Ballon d’Or.

Ergebnis

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Platz Spieler Nationalität Verein(e) 1985 Punkte
01 Michel Platini Frankreich  Frankreich Italien  Juventus Turin 127
02 Preben Elkjær Larsen Danemark  Dänemark Italien  Hellas Verona 71
03 Bernd Schuster Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Spanien 1977  FC Barcelona 46
04 Michael Laudrup Danemark  Dänemark Italien  Juventus Turin 14
05 Karl-Heinz Rummenigge Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Italien  Inter Mailand 13
06 Zbigniew Boniek Polen  Polen Italien  Juventus Turin / Italien  AS Rom 12
07 Oleh Protassow Sowjetunion  Sowjetunion Sowjetunion  Dnepr Dnepropetrowsk 10
08 Hans-Peter Briegel Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Italien  Hellas Verona 9
09 Bryan Robson England  England England  Manchester United 8
Rinat Dassajew Sowjetunion  Sowjetunion Sowjetunion  Spartak Moskau
11 Rudi Völler Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Deutschland Bundesrepublik  Werder Bremen 7
12 Luis Fernández Frankreich  Frankreich Frankreich  Paris Saint-Germain 6
Søren Lerby Danemark  Dänemark Deutschland Bundesrepublik  FC Bayern München
14 Rafael Gordillo Spanien 1977  Spanien Spanien 1977  Betis Sevilla / Spanien 1977  Real Madrid 5
Ian Rush Wales  Wales England  FC Liverpool
16 Emilio Butragueño Spanien 1977  Spanien Spanien 1977  Real Madrid 4
Fernando Gomes Portugal  Portugal Portugal  FC Porto
18 Toni Schumacher Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Deutschland Bundesrepublik  1. FC Köln 3
John Sivebæk Danemark  Dänemark Danemark  Vejle BK / England  Manchester United
Neville Southall Wales  Wales England  FC Everton
21 Lajos Detari Ungarn 1957  Ungarn Ungarn 1957  Honvéd Budapest 2
Alain Giresse Frankreich  Frankreich Frankreich  Girondins Bordeaux
Vahid Halilhodžić Jugoslawien Sozialistische Föderative Republik  Jugoslawien Frankreich  FC Nantes
Tibor Nyilasi Ungarn 1957  Ungarn Osterreich  FK Austria Wien
Peter Reid England  England England  FC Everton
Peter Shilton England  England England  FC Southampton
Graeme Souness Schottland  Schottland Italien  Sampdoria Genua
Pat Jennings Nordirland  Nordirland England  FC Arsenal / England  Tottenham Hotspur
29 Steve Archibald Schottland  Schottland Spanien 1977  FC Barcelona 1
Jan Ceulemans Belgien  Belgien Belgien  FC Brügge
Anatolij Demjanenko Sowjetunion  Sowjetunion Sowjetunion  Dynamo Kiew
Georgi Dimitrow Bulgarien 1967  Bulgarien Bulgarien 1967  ZSKA Sofia
Gheorghe Hagi Rumänien  Rumänien Rumänien  Sportul Studențesc
Mark Hateley England  England Italien  AC Mailand
Herbert Prohaska Osterreich  Österreich Osterreich  FK Austria Wien
Gary Stevens England  England England  FC Everton
Andreas Thom Deutschland Demokratische Republik 1949  Deutsche Demokratische Republik Deutschland Demokratische Republik 1949  BFC Dynamo
Ladislav Vízek Tschechoslowakei  Tschechoslowakei Tschechoslowakei  FK Dukla Prag / Frankreich  AC Le Havre
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Achtung: Der Sortierungsschlüssel „Ballon dOr 1985“ überschreibt den vorher verwendeten Schlüssel „Hamel, Gunter“. #1985 Kategorie:Preisverleihung 1985 Kategorie:Fußball 1985

1986

 
Michel Platini (1978)

Mit dem 30. Ballon d’Or (französisch für Goldener Ball) der Zeitschrift France Football wurde der Franzose Paolo Rossi von Juventus Turin am 24. Dezember 1985 als „Europas Fußballer des Jahres“ mit 71 Punkten Vorsprung vor dem Franzosen Jean Tigana von Girondins Bordeaux ausgezeichnet. Der Preis wurde von einer Jury mit Sportjournalisten aus 26 Mitgliedsverbänden der UEFA verliehen. Platini wurde in allen Ländern gewählt, dabei stand er 23-mal an erster Position. Für ihn war es nach 1983 die zweite Auszeichnung mit dem Ballon d’Or.

Ergebnis

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Platz Spieler Nationalität Verein(e) 1985 Punkte
01 Ihor Bjelanow Sowjetunion  Sowjetunion Sowjetunion  Dynamo Kiew 84
02 Gary Lineker England  England Spanien 1977  FC Barcelona 62
03 Emilio Butragueño Spanien 1977  Spanien Spanien 1977  Real Madrid 59
04 Preben Elkjær Larsen Danemark  Dänemark Italien  Hellas Verona 22
Manuel Amoros Frankreich  Frankreich Frankreich  AS Monaco
06 Oleksandr Sawarow Sowjetunion  Sowjetunion Sowjetunion  Dynamo Kiew 20
Ian Rush Wales  Wales England  FC Liverpool
08 Helmuth Duckadam Rumänien  Rumänien Rumänien  Steaua Bukarest 10
Marco van Basten Niederlande  Niederlande Niederlande  Ajax Amsterdam
10 Alessandro Altobelli Italien  Italien Italien  Inter Mailand 9
11 Michel Platini Frankreich  Frankreich Italien  Juventus Turin 8
Jean-Marie Pfaff Belgien  Belgien Deutschland Bundesrepublik  FC Bayern München
13 Jan Ceulemans Belgien  Belgien Belgien  FC Brügge
Søren Lerby Danemark  Dänemark Frankreich  AS Monaco
15 Morten Olsen Italien  Italien Italien  Inter Mailand 6
16 Rinat Dassajew Sowjetunion  Sowjetunion Sowjetunion  Spartak Moskau 5
17 Luis Fernández Frankreich  Frankreich Frankreich  Racing Club Paris 4
Paulo Futre Portugal  Portugal Portugal  FC Porto
Toni Schumacher Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Deutschland Bundesrepublik  1. FC Köln
Ruud Gullit Niederlande  Niederlande Niederlande  PSV Eindhoven
21 Kenny Dalglish Schottland  Schottland England  FC Liverpool 3
Jean Tigana Frankreich  Frankreich Frankreich  Girondins Bordeaux
Pawlo Jakowenko Sowjetunion  Sowjetunion Sowjetunion  Dynamo Kiew
24 Karl-Heinz Förster Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Frankreich  Olympique Marseille 2
Lothar Matthäus Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Deutschland Bundesrepublik  FC Bayern München
26 Michael Laudrup Danemark  Dänemark Italien  Juventus Turin 1
Rudi Völler Deutschland Bundesrepublik  BR Deutschland Deutschland Bundesrepublik  Werder Bremen
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#1985 Kategorie:Preisverleihung 1985 Kategorie:Fußball 1985